Vuoi investire? Come scegliere la casa da acquistare

Vuoi investire? Come scegliere la casa da acquistare

Dopo aver registrato un calo di popolarità, dovuta principalmente agli effetti dell’inflazione, che ha inciso anche sul reale valore degli immobili, da qualche tempo a questa parte l’investimento immobiliare viene visto nuovamente come una potenziale fonte di guadagno.

In realtà, quello del mercato immobiliare è un settore estremamente dinamico perché fa spesso riferimento a fattori esterni, quali le trasformazioni sociali, economiche e ambientali del territorio: pertanto, una compravendita che un giorno può apparire rischiosa, nel tempo può rivelarsi anche molto conveniente.

Nella scelta di una casa da acquistare a titolo di investimento, ci sono comunque alcuni punti fermi ai quali è sempre possibile fare riferimento, oltre ad alcuni atteggiamenti da adottare per realizzare un affare che si riveli davvero vantaggioso.

1. Focalizzarsi sulle aspettative
Spesso chi decide di investire del denaro nel settore immobiliare lo fa per ottenere una fonte di reddito, ragionando in prospettiva sull’eventualità di affittare o rivendere l’immobile: l’idea di base è buona solo adottando un’ottica diversa rispetto a chi la casa la compra per viverci, ovvero un punto di vista indipendente dai gusti e dalle necessità personali.

Una casa che viene acquistata come investimento ha un carattere astratto, esclusivamente finalizzato agli effetti della trattativa. Bisognerà quindi focalizzarsi sui requisiti formali dell’affare e mai sul suo oggetto: una casa può piacere molto, ma se il suo acquisto non è conveniente o non ha le potenzialità di guadagno desiderate, meglio lasciar perdere e dirigere altrove le proprie attenzioni.

Non è però solo l’attitudine del compratore/ investitore a rilevare: è importante trattare con un venditore motivato, cioè un soggetto realmente intenzionato a cedere l’immobile senza mire speculative, che intralcerebbero anche per molto tempo la positiva conclusione dell’affare.

Definire gli obiettivi
Sempre con riguardo alle aspettative, esistono due tipi di investitori: i "cassettisti", ovvero coloro che, mutuando il termine dal linguaggio finanziario, fanno un investimento e aspettano che il suo valore aumenti; oppure quelli che fanno "flipping", immettendo velocemente sul mercato l’oggetto dell’investimento per ricavare un utile in tempi brevi. Questa seconda posizione necessita di capitali notevoli da investire in maniera disincantata (e, in qualche modo, speculativa). Se, invece, le risorse a disposizione non sono molte, conviene adottare una strategia da "cassettista", ovvero acquistare l’immobile ad un prezzo basso e in una zona magari non attualmente prestigiosa ma che abbia un buon potenziale di riqualificazione futura, restando in attesa del momento più opportuno per ricavarne un profitto.

2. Applicare la "strategia della zona"
Partendo dal presupposto che si desideri investire nel settore residenziale, è meglio acquistare una casa in città o in provincia, in centro o in periferia?
La scelta della zona è davvero fondamentale: la prima differenza sostanziale tra l’acquisto di una casa in centro rispetto ad una in periferia è, in via assolutamente intuitiva, l’ammontare dell’investimento iniziale.

Ogni valutazione dei dettagli relativi all’affare da concludere deve essere successiva alla consapevolezza del budget personale da investire: se si ha una disponibilità superiore ai 100 mila euro è possibile puntare ad un investimento nella zona più quotata di una città, altrimenti meglio interessarsi ad abitazioni più decentrate.

Acquistare un appartamento di prestigio, infatti, avrà un costo iniziale più alto e un rendimento meno incisivo nel breve periodo, ma questo genere di immobile ha più possibilità di rivalutarsi rispetto ad un altro situato in periferia o in provincia. Viceversa, un appartamento meno centrale e meno costoso può svalutarsi nel tempo, ma è in grado offrire maggiori possibilità di guadagni immediati, essendo più facilmente collocabile in termini di locazione.

Dove investire
Le zone centrali, soprattutto quelle delle città sono, comunque, sempre da preferire: non è un caso che i brand più famosi e i franchising più diffusi preferiscano il centro per stabilire le proprie sedi amministrative o aprire i loro punti vendita. In termini di convenienza, dunque, va considerato che un immobile sito in posizione strategica difficilmente rimarrà sfitto o invenduto.

Un altro importante fattore riguarda le infrastrutture. Nell’epoca delle smart city, l’urbanizzazione è sempre più legata al concetto di "offerta dei servizi", termine che comprende la totalità dei trasporti pubblici e la loro efficienza, ma anche tutte le funzionalità che un’amministrazione comunale pone in essere per migliorare il benessere dei suoi cittadini.

Meglio, dunque, investire nell’acquisto di una casa in una località in cui la qualità della vita è alta, ragionando nella prospettiva di un futuro più o meno prossimo e calcolando il potenziale incremento di valore dell’immobile. Perché, di fatto, il potenziale di un affare è più importante dell’affare in sé.
Se, ad esempio, si acquista un appartamento con l’intenzione di affittarlo a studenti, si sceglierà una zona vicina all’Università. Se poi si tratta anche di una zona ampiamente commercializzata, l’investimento avrà ancora maggiori margini di utile, perché il target di eventuali soggetti interessati all’immobile si allargherà anche ad altre categorie di potenziali inquilini.

3. Gestire l’investimento
Il settore residenziale è, dunque, idoneo per mettere a punto una strategia di investimento che abbia un buon potenziale di produrre reddito futuro.
Anche da questo punto di vista è importante considerare l'incidenza dei fattori sociali: trascorso il tempo delle famiglie patriarcali numerose, oggi le famiglie moderne sono più piccole, ma più esigenti ed hanno bisogno di case con meno locali, ma situate in zone con più servizi.

L'investimento ideale è dunque rappresentato da un appartamento di 80/100 mq, funzionale per diverse tipologie di inquilini: la coppia di neo sposi, la famiglia con uno o due figli oppure il single che desidera abitare nei pressi del luogo di lavoro.

Un appartamento di questo tipo è facilmente commercializzabile, non solo se si trova in pieno centro cittadino, ma anche in periferia o nell’hinterland, zone interessanti, ad esempio, per chi lavora in città ma desidera prendere casa in una zona meno costosa o più tranquilla di quella centrale.

Il criterio da seguire, dunque, è quello di acquistare in prospettiva, preventivando anche solo in via teorica quali profitti potranno essere realizzati tramite l’investimento e, soprattutto, quando potranno essere realizzati.

Fonti:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/14/comprare-casa-come-investimento-quale-quartiere-conviene/5563439/
https://www.antonioleone.net/come-trovare-il-migliore-investimento-residenziale-eccolo-in-3-mosse/
https://www.immobiliare.it/news/settore-residenziale-nel-2020-torna-la-fiducia-negli-investimenti-43405/


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